RETRONOMICON
Il manuale del retrocomputerista modello
Un retroman che si rispetti non puo' esimersi dall'aver letto almeno una volta il testo sacro del retrocomputing italiano: il Retronomicon. Puo' non conoscere quante voci ha il chip sonoro di un Amiga500, al limite puo' non sapere chi e' Alberto Rubinelli, ma non puo' sentirsi retroman e non aver letto e compreso, almeno in parte, il Retronomicon.
Ovviamente ad una prima lettura non capira' quasi niente di quello che c'e' scritto, ma almeno iniziera' ad entrare nei misteri del retrocomputing e comincera' ad intuire che c'e' una verita' nascosta che ancora non riesce a comprendere, ma che arrivera' ad illuminarlo per fargli vedere la retta via. La conoscenza totale non potra' mai essere raggiunta anche perche' si dice che tempo fa colui che e' riuscito a svelare il segreto celato nel dattiloscritto sia diventato pazzo e sia ancora in una casa di cura per sistemisti dove tutto il giorno smonta e rimonta pezzo per pezzo un Sinclair QL.
A questo punto non rimane che svelare il testo sacro nella sua interezza. Mi raccomando, occorre leggerlo con molta concentrazione e meditazione:
- Retronomicon formato HTML
- Retronomicon formato TXT per i puristi del Retrocomputing.
Marzaglia 2006 (Maggio)
Il mitico mercatino dell'associazione ARI Modena
Ormai e' passato un anno da quando sono andato per la prima volta a Marzaglia. Avevo sentito parlare del Mercatino di Marzaglia nei Newsgroup di retrocomputing, ma non sapevo esattamente a cosa sarei andato incontro nel momento in cui avessi deciso di intraprendere la trasvolata da Roma a Modena. Avevo dei dubbi sul fatto di fare tutti quei chilometri e scoprire che l'evento dell'ARI di Modena si sarebbe rivelato la solta fiera dell'elettronica cinese con tanto di bancarelle di venditori di coltelli che tagliano anche il marmo con un colpo solo.
Invece devo dire che appena arrivato ho capito la reale potenzialita' del Mercatino e poco a poco ho scoperto un mondo fantastico fatto di espositori di ogni tipo e nazionalita' che avevano portato a Marzaglia le cose piu' disparate. Io e Massimo eravamo eccitati come bambini davanti a tanto materiale retroinformatico. Non facevamo in tempo ad ammirare un espositore con Commodore PET che subito dopo ce n'era un altro con decine di tastiere per C64 e VIC20.
Ho passato un fine settimana stupendo ad ammirare decine di retrocomputer che venivano esposti, venduti e scambiati. Non siamo ancora entrati in contatto diretto con i retroman italiani (quelli del cassonetto finale tanto per intenderci) pero' spero che un giorno risciremo a conoscere direttamente il mitico gruppo di personaggi per popolano la scena retrocomputeristica
Mancano pochi giorni ed abbiamo gia' prenotato la camera vicino Modena per essere pronti al nuovo Mercatino di Maggio 2007. Speriamo che il bottino sia cospiquo come quello dello scorso anno...
Festival dell'Innovazione
"C'era una volta il PC - un quarto di secolo di personal computer"
Finalmente una mostra dedicata interamente al Retrocomputing, oltretutto in uno scenario, quello dell'Ara Pacis al centro storico di Roma, che ha reso il tutto molto suggestivo ed emozionante. La mostra, allestita in una sezione del Museo dell'Ara Pacis, e' stata curata dal mitico Corrado "NightGaunt" Giustozzi e contiene i pezzi della collezione privata di Massimiliano Fabrizi. I retrocomputer mostrati sono veramente dei pezzi da collezione, molto ben tenuti e, in certi casi, anche abbastanza rari. Per chi vuole godere dell'intera collezione del'ottimo retroman Fabrizi puo' collegarsi al sito ComputerMuseum.it
A coronamento della stupenda giornata, passata tra le antichita' romane da una parte ed i retrocomputer piu' prestigiosi dall'altra, si e' svolta anche la conferenza tenuta da Bruce Perens sull'Open Source e le imprese, svoltasi nella stessa mattinata all'Auditorium dell'Ara Pacis.
Alcune foto del Festival dell'Innovazione e della mostra di Retrocomputing